Corso Superiore di approfondimento sulle tecniche di cantina - 3° incontro

Per questo terzo incontro ci siamo trovati presso l’Azienda Anteo, che produce da anni, vini di grande qualità, molti dei loro prodotti sono stati premiati con le quattro Rose Camune dalla guida Viniplus, quest’anno hanno ricevuto anche la Rosa Verde.

Il tema di questa lezione è: L’influsso della luna di marzo e le bollicine.

Dal cortile dell’Azienda, Romano Losio ci porta in vigna, saliamo di un po’ di metri, siamo nella zona più alta di tutto l’Oltrepo’ Pavese. Qui il terreno ha una massiccia presenza di marna calcarea, siamo a 400 metri sul livello del mare, viti di Pinot Nero, allevate a guyot, esposte a Sud Ovest, posizione ottimale per questo vitigno, viti di 35 anni, ma anche nuovi impianti, ci sono anche alcuni ettari con viti piantate doppie, è sempre presente l’erba tra i filari.


In alto ai vigneti abbiamo la cresta con la Valle Versa.
Saliamo ancora, camminando su una stradina asfaltata e arriviamo alla vigna Bellaria, di nome e di fatto, un vento fresco ci attraversa, mentre ammiriamo lo Chardonnay a cordone speronato, vigna di 10 anni, unica di questa azienda non esposta a Sud Ovest.


In queste zone dell’Oltrepo’ il Pinot Nero è più carico di colore.
Nel 1850 Gancia, venendo in queste zone per la caccia, ha individuato questi terreni ottimali per la coltivazione del Pinot Nero, nel 1862 ci furono i primi impianti.
Scendiamo e torniamo in Azienda, passando per la vigna La Marna, particolari i paletti che vengono elettrificati nel periodo della vendemmia per evitare l’ingresso, nei terreni, dei cinghiali.
L’Azienda Anteo è nata sui terreni che erano di proprietà della Curia Vescovile, il nome Anteo deriva dal gigante mitologico che sfidava e vinceva ogni avversario acquisendone la forza, così l’Azienda riceve la propria forza dalla terra.
Ci fermiamo sotto il pergolato, sito a 20 minuti dal punto più lontano di raccolta dell’uva, ci sono le presse, 40 quintali è la capacità di quella pneumatica, si eseguono due pressate, la prima è lenta e produce il 40% del mosto bianco, la seconda dura 100 muniti e arrivando a 1,6 Bar di pressione, produce il mosto colorato.
Entriamo in cantina, prima di tutto ci sono gli acciai refrigerati, poi le autoclavi in ferro per il Metodo Martinotti. Vediamo 2 viti intrecciate che hanno fatto le radici sul piede dell’innesto, entriamo nella cantina sotterranea, realizzata con bellissime campate.


Fanno bella mostra le pupitre in rovere da 60+60 bottiglie cadauna, il remuage viene fatto tutto a mano. Vediamo la prima catasta di OP DOCG Pinot Nero da 33813 bottiglie. Il liqueur d'expedition viene prodotta da loro, lasciando appassire alcuni grappoli in cassettine di legno.
Per ultimo visitiamo la zona delle sboccature, con le macchine per la tappatura e l’etichettatura delle bottiglie.
Entriamo poi nella zona attrezzata per la degustazione, passando di fianco a una serie di attrezzi antichi.


Prende la parola il loro giovane enologo e la Sig.ra Antonella Cribellati per parlarci della Luna e delle sue influenze, un discorso articolato che parte dalle antiche civiltà del medio oriente e passando per 3000 anni di storia si arriva alla società attuale, è un dato di fatto che la Luna influenza l’agricoltura e la viticoltura.

Iniziamo la degustazione dei vini Anteo, con un Pinot Nero Brut vinificato in Bianco con Metodo Martinotti, colore giallo paglierino, perlage fine e persistente, al naso abbastanza complesso, floreale e fruttato anche se con pochi profumi primari, in bocca molta struttura, rimanendo un vino giovane, note agrumate e di frutta acerba, vino ideale per aperitivi, ma può arrivare a fare un tutto pasto.

Il secondo vino è un Pinot Nero 100% Nature, vino pluripremiato, servito in Magnum 2003, in abbinamento a un piatto di salumi locali, vino estremo ma morbido, ottenuto solo con il primo fiore, profumi molto ricchi, molti anni sui lieviti, sentori di frutta esotica e fiori freschi, note balsamiche e menta, in bocca grande spalla del Pinot Nero.

Terzo vino il Cruasè, in anteprima, uscirà tra un mese, dopo la presentazione ufficiale al Vinitaly, in abbinamento un piatto caldo di pisarei e fasò, un bellissimo colore, vino interessante pulito al naso con sentori di frutta di bosco, in bocca è molto equilibrato e secco.

Il quarto vino è un Pinot Nero 2009, solo acciaio, Coste del Roccolo, un bellissimo colore rosso rubino, al naso sentori di frutta rossa, in bocca tannini morbidi e sapidità, in abbinamento con questo ultimo vino arrivano i formaggi.

Chiudiamo la visita all’Azienda con l’acquisto di alcune bottiglie e lasciamo l’Oltrepo’ che ci ha regalato una giornata di sole con una temperatura mite e ci ha fatto apprendere la voglia di lavorare bene presente nell’Azienda Anteo.

Ciao
GB

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