L’Europa nel bicchiere: l’Austria

Continua il viaggio alla scoperta dell’Europa, questa volta è di scena l’Austria.

Il Relatore di questo percorso è sempre Nicola Bonera, Miglior Sommelier d’Italia in carica, fino al 14 novembre, quando a Milano si disputerà la manifestazione che eleggerà il suo sostituto.
Questa è la quinta tappa, dopo Germania e Spagna.
In sala, al Westin Palace, erano rappresentate due aziende produttrici: Sepp Moser e Tinhof, sei dei loro vini sono stati proposti in degustazione.

In Austria, le zone vitivinicole sono site ad est del paese, sul confine con la Repubblica Ceca e con la ex Jugoslavia. Il terreno si presenta omogeneo, con poche diversità: prevalenza di scisto a nord, sabbie e arenarie nel Neusiedlersee e calcare con sedimenti vulcanici nella Stira.
Molto diffuse sono le coltivazioni in terrazze, spesso sulle colline vicino al Danubio.
Sedici sono le denominazioni e quattro le macro zone, da nord a sud troviamo: Niederosterneich, Burgenland, Steiermark e Wien.
La Niederosterneich è sicuramente la più vitata, in aggiunta abbiamo il Tirolo con solo settanta/ottanta ettari coltivati.

Dal 1987 ad oggi, il numero delle aziende vitivinicole si è ridotto e sono nate grandi realtà, sono diminuiti gli ettari coltivati a bacca bianca e sono aumentati quelli a bacca rossa, purtroppo con una grande diffusione di vitigni internazionali, a discapito dei numerosi autoctoni.
Buona è la produzione di bollicine, con rifermentazione in bottiglia, usando lo Chardonnay e in parte il Pinot Bianco. Il Muller Thurgau sta subendo una forte diminuzione, come successo nella vicina Germania.
Il Zweigelt è il vitigno a bacca rossa più coltivato in Austria, in aumento del 50% in 10 anni.
I maggiori vitigni bianchi coltivati in Austria sono: Gruner Veltliner, Muskat Ottonel, Rheinriesling, Neuburger, Furmint, Sylvaner e Welschriesling.
Mentre i vitigni rossi sono: Blauburger, Blauer Burgunder, Zweigelt, Trollinger, Blaufrankisch, Blauerwilbacher, Portugieser, St. Laurent.

La legislazione austriaca divide e classifica i vini in base al KMW, parallelamente al Oe, usato in Germania. I vini con il Predicato partono con lo Spatlese a 19 KMW, gli Eiswein si posizionano a 25 KMW, mentre arriviamo a 30 KMW con i Trockenbeerenauslese.
Nella zona di Wachau esiste un’eccezione, sulla classificazione dei vini, viene utilizzato un codice che divide i vini in tre categorie: Steinfeder min.15 KMW, Federspiel min.17 KMW e Smaragd min.18,2 KMW.
Nel 2002 è entrata in vigore una nuova divisione territoriale, denominata DAC (Districtus Austriae Controllatus) con l’intento di avere una massima attenzione sull’utilizzo dei vitigni, dividendo il territorio nazionale vitato in sette appellazioni.


Dopo queste nozioni, passiamo alla degustazione dei sei vini proposti:

Neuburger 2007 Tinhof, al naso dona ancora tracce vegetali, poco consistente, lieve sentore minerale, non complesso, profumo equilibrato. Senza interferenza del legno, in bocca è poco acido e sapido.

Gruner Veltiner 2010 Sepp Moser – tappo a vite, colore giallo paglierino, simile al precedente vino, al naso è evidente il pepe, carattere metallico ed erbaceo. In bocca è acido e fresco, con sentori vegetali, presenta una grande beva.

Dopo il secondo vino, interviene parlando in lingua inglese, il proprietario dell’Azienda Sepp Moser, raccontandoci le sue esperienze, il lavoro in azienda e il percorso che stanno compiendo per sviluppare la loro realtà, classificata biodinamica.

Muskat Ottonel 2008 Sepp Moser – tappo a vite, colore giallo paglierino, dolce non invadente, al naso sono evidenti i sentori di pesca, ricorda il Moscato di Canelli, fresco. In bocca esce l’alcolicità, ricco di pseudo calore, aromatico. Al naso, dopo un secondo passaggio di degustazione, sono molto presenti i sentori di erbe, perdendo lo zucchero.

Zweigelt 2008 Tinhof, dopo tre vini bianchi passiamo al primo rosso, colore rubino, al naso spezie a bacche, grande freschezza e gioventù, vino di facile beva, giovane e rustico, poco tannico. In abbinamento a piatti grassi e unti, poco aromatici, come carni bianche e di suino.

St. Laurent 2006 Tinhof – Weissburgunder Apelton, colore rosso intenso, molto fumoso, vegetale e animale al naso. Predomina il legno di botte, in bocca ha un impatto leggero con un’espressione tannica nobile. In abbinamento a carni aromatiche, senape e capperi.

Pinot Blanc 2009 Sepp Moser, vino botritizzato di colore giallo dorato scarico, ci viene raccontato dal produttore, che la vendemmia 2009 è stata particolare, con molto lavoro in vigna per la selezione dei grappoli, acido e fresco, non complesso a causa della sua gioventù, equilibrato e fine, gli manca la complessità verso il miele. In abbinamento a crostate di pesca caramellate.

Si conclude questa panoramica sui territori e sui vini austriaci, che sicuramente meriterebbero altri eventi ed approfondimenti, molte sono le zone e molti sono i vitigni presenti in Austria.
Per concludere la serata, viene donato il libro di Antonello Maietta a Nikolaus Moser.

Ciao
GB

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