Dipinti e Vini

Beatrice Ferrario, storico dell’Arte e collaboratrice, in qualità di assistente, del professor Philippe Daverio, ci ha condotto in una precisa corrispondenza tra l’arte raffigurata della pittura e l’arte di fare vino.


L’emotività del pittore si imprime sulla tela come l’emotività del vignaiolo si imprime nel vino in bottiglia.
Copertina di questo evento non poteva che essere “Bacco” olio su tela del Caravaggio, conservato agli Uffizi di Firenze.
Dopo alcuni minuti di sgomento, da parte di un pubblico non abituato a parlare di arte, si è arrivati al filo conduttore della serata, sette quadri in abbinamento a sette vini, partiamo con la carrellata:

Natura morta con granchio, 1644 olio su tela di Pieter Claesz, il pane spezzato e il vino sono simboli eucaristici, ma il quadro ci presenta anche un granchio con il colore della vita, un rosa che si contrappone al giallo di un limone sbucciato. Il bicchiere di vino, di un colore verde paglierino, è in contrasto con il calice di birra. Grande sapienza compositiva su una tovaglia che evidenzia le pieghe quadrettate del tessuto, un’esaltazione della perizia e dell’attenzione ai dettagli. Pieno stile fiammingo in rappresentazione del mercante opulento, che ostenta la sua ricchezza. Metafisica pura sul palcoscenico della tavola.

Tenuta di Frassineto 2007 brut, chardonnay 100% metodo classico di origine toscana, in perfetta corrispondenza con i sentori del pane e del limone, il colore rispecchia quello del vino del dipinto. Aspetti di dolcezza e di morbidezza, al naso arrivano anche il candito, la pasticceria e i fiori bianchi. In bocca dolcezza e morbidezza.

Novella di Nastagio degli Onesti, di Sandro Botticelli, il banchetto di nozze, del 1483 circa, una piccola tavoletta facente parte di una composizione di altri tre dipinti. Valori cortesi imposti dai signori. Una scena che è quasi un teatro classico. Presenti i ritratti di profilo, retaggio delle antiche monete romane, lauri e allori, paggi simmetrici che portano il cibo in tavola con aria leggera. I piatti sono di porcellana e rappresentano la potenza del signore ospitante.

Falangina del Molise - Azienda Maio Norante, vino non di grande struttura che si accoppia al quadro per ariosità. Sentori floreali dolci, che transitano verso le erbe aromatiche fresche. Discreta corrispondenza in bocca con personalità e struttura, classicità.

Le nozze di Cana, di Paolo Caliari detto il Veronese, olio su tela conservato a Parigi al Louvre. Una copia fedelissima è a Venezia, realizzata con un grande studio e tecnologie moderne in Spagna. Tema del quadro è il servizio del vino durante le nozze, in un clima classicista dato dalle colonne. L’architettura rimane sullo sfondo, i personaggi sono in primo piano con la sfarzosità dei prodotti presenti al banchetto, una Venezia ai massimi splendori. La scena sacra è solo un pretesto per raccontare la vita nel 1500.

Valpolicella classico 2009 La pala - Azienda S. Ambrogio, al naso leggerezza e profusione di sentori di frutta e fiori rossi. In bocca non è banale con una piacevole freschezza, buona struttura e piacevolezza, tannino setoso e poco astringente.

Satiro e Baccante, di Pieter Paul Rubens, olio su tela, collezione Doria Pamphili, Genova. Pittore con studi classici e cattolici. Un Satiro esplicito e chiaro, con un cielo conflittuale. Una sensualità chiara che può finire diversamente.

Colpetrone Montefalco rosso 2009, un vino che colpisce a diversi livelli. Note di frutta immediate con una speziatura dolce, in un secondo momento arriva la terra bagnata e le note animali. In bocca il tannino è presente e completa i sentori fruttati e floreali.

Ritratto di cavaliere dell’ordine costantiniano, di Frà Galgario, un altro contesto sensuale ma molto diverso per questo quadro, conservato a Milano nel museo Poldi Pezzoli. Un abito verde con piccoli contrasti di colore, ci racconta un mondo, un cavaliere con rappresentazioni simboliche di una passata vigoria, sobri colori lombardi ben difficili da imitare.

Don Antonio - Azienda Morgante, in abbinamento un signore siciliano, elegante al naso con una struttura predominante del nero d’Avola. Vino elegante e longilineo, al naso primo impatto di frutta nera, pepe e timo. Sentori aromatici di macchia mediterranea. In bocca una trama tannica presente con una complessità gustativa piacevole.

Baro con asso di fiori, di Georges de la Tour, olio su tela conservato al Louvre di Parigi, scena di gioco con le carte in una taverna. Tre vizi rappresentati: il gioco, le donne e il vino. Scene di vanità e di piacere con colori caldi e accattivanti, atmosfera calda con sensazioni tattili.

Vigna del Volta 2008 - Azienda La Stoppa, il colore del quadro lo si ritrova in questo bicchiere di vino piacentino, un ambra quasi aranciato, una seduzione espressa in questo vino di grande immediatezza. Naso complesso e sorprendente, dattero e frutta secca. Note floreali molto belle, ciclamino e gelsomino. In bocca è presente con una componente astringente e polverosa, lunghezza infinita.

Il bicchiere di vino o galantuomo e donna che beve, di Jan Vermeer, stessi temi ma contrapposti rispetto al quadro precedente. Un interno domestico con una giovane vestita in maniera molto sobria. Colori dati dalla luce naturale, un azzurro in sospensione. Arredi eleganti e fini, una casa per bene con una proposta che sta per essere assaporata.

Decugnano Pourriture Noble 2009 - Azienda Decugnano dei Barbi, vino ottenuto da uve attaccate dalla botrite nobile. Un vino muffato elegante con sentori cerosi, fiori bianchi e note dolci. In bocca grande componente acida ed eleganza. Visivamente è quasi di un color oro. Un vino che ti sorprende e ti lascia pensare.

Un’interpretazione di quadri e vini che ci ha portato agli occhi, al naso e in bocca, delle sensazioni basate su tradizioni. Una continua emozione tra pittura e vino.

Ciao
GB

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