Le Birre di Natale
Maurizio Maestrelli, scrittore e comunicatore di birra dal 1998, ci ha portato a Milano alcuni birrifici, che ci hanno proposto le loro birre di Natale.
Oggi siamo a quasi 500 micro birrifici in Italia e c’è molto interesse intorno alle birre, il birraio viene quasi definito uno chef, perché ha a sua disposizione molti ingredienti per creare il suo prodotto, molto spesso utilizza anche la creatività, che affascina il consumatore. L’errore è nell’incappare a giudicare questa creatività e questa mescolanza di prodotti, come risultato ottenuto per caso, quasi come uscito dal pentolone del Mago Merlino. I birrai italiani artigianali sono figli della nascita sul territorio nazionale di molte birrerie, verso gli inizi degli anni 90, le quali hanno dato al consumatore la possibilità di spaziare e di degustare prodotti importati da tutto il mondo, soprattutto dal centro e nord Europa. In questi luoghi di aggregazione giovanile si sono aperte le frontiere. Le birre di Natale sono birre invernali, tradizionali in Belgio e in Inghilterra, che permettono al birraio di sbizzarrirsi in un percorso creativo.
Croce di Malto, Trecate
Birrificio aperto nel 2008, grande passione per il Belgio e la Germania, contraddistingue la produzione artigianale, dieci etichette di cui cinque reperibili tutto l’anno, la birra di Natale si chiama Platinum, disponibile solo in questo periodo, di stampo belga, solo uso di malto d’orzo e spezie, coriandolo e pepe che puliscono il palato in queste birre dolci, non pastorizzate. Aspetto velato, birra non filtrata, colore arancio, sentori di malto evidenti e frutta candita.
Toccalmatto, Fidenza
Birrificio famoso per l’uso smisurato dei luppoli, filosofia di apertura mentale prendendo spunto dai metodi classici. Birre rifermentate e a bassa fermentazione, 23 etichette in produzione, prodotti creativi ottenuti con tantissimi ingredienti. Un lavoro artigiano atto a creare ed inventare. La birra di Natale è Meteora, ogni anno una birra diversa dal 2008, birra dedicata ad un anno di crisi e alla profezia dei Maya. Una Strong Ale ottenuta da malti trappisti con l’aggiunta di cannella, bucce d’arancia e vaniglia, uso alternativo delle mandorle tostate, birra da bere con dolci mediterranei.
Birrificio del Ducato, Soragna
Birrificio nato nel 2007, poca improvvisazione alla base di tutti i loro prodotti. Esperienze professionali all’estero prima di aprire questa attività in Italia. Alta preparazione tecnica senza impianto pilota, la qualità è una continua ricerca che porta a lavorare di cesello. Ogni birra prodotta è un viaggio, un’esperienza e un percorso che molto spesso li porta a cambiare.
Krampus è la birra di Natale, nome dato dal demone alto atesino che nella notte del 5 dicembre spaventa la popolazione. Birra con speziatura complessa, riserva del febbraio 2011, birra invecchiata a lungo in bottiglia, lievi sentori ossidativi al naso. L’anice spicca, in ricordo ai dolci natalizi fatti in casa. Birra secca con 9 gradi di alcol, in abbinamento all’ormai classico panettone prodotto con la birra stessa.
Birra del Borgo, Borgorose
Siamo nel Lazio, anno di fondazione 2005, uno dei birrifici artigianali più grossi e famosi d’Italia, la produzione è molto orientata ad un gusto italiano, regalando emozioni, birre quotate e conosciute anche all’estero e oltre oceano. 25 Dodici è la birra di Natale, prodotta oramai da anni con ingredienti tipici natalizi, birra da abbinare a formaggi stagionati ed erborinati.
Birrificio Barley, Maracalagonis
Il birrificio presente questa sera più lontano da Milano, siamo in Sardegna, grande passione, nove birre diverse prodotte, anno di nascita 2006. Molte di queste birre sono esportate in America. Uso del mosto cotto di uva, come omaggio al settore vitivinicolo, adoperato al posto dello zucchero. BB Evò, birra di Natale che evoca l’evoluzione della birra, 25 ore di bollitura lenta per ottenere il mosto. Lavorazioni a freddo e lunga permanenza in bottiglia, fino a cinque anni, permettono un’evoluzione dei sentori dolci di ciliegia. In abbinamento a dolci a base di mandorle.
Extraomnes, Marnate
Ultimo birrificio, siamo in Lombardia, grande competenza e passione sono i fattori che contraddistinguono questa produzione di spirito belga. La birra di Natale si chiama Kerst, che in fiammingo significa proprio Natale. Un gusto netto dato dai malti e lieviti di origine belga. Bollitura con zucchero derivato dalle mele, birra molto alcolica e fresca, molto beverina, note vinose e di vaniglia. Nessun uso delle spezie, una birra fiamminga non solo nel nome.
Un mondo fatto di persone con molte storie e personalità diverse. Un movimento fatto da uomini molto appassionati del loro lavoro e delle loro birre.
Buon Natale
GB
Oggi siamo a quasi 500 micro birrifici in Italia e c’è molto interesse intorno alle birre, il birraio viene quasi definito uno chef, perché ha a sua disposizione molti ingredienti per creare il suo prodotto, molto spesso utilizza anche la creatività, che affascina il consumatore. L’errore è nell’incappare a giudicare questa creatività e questa mescolanza di prodotti, come risultato ottenuto per caso, quasi come uscito dal pentolone del Mago Merlino. I birrai italiani artigianali sono figli della nascita sul territorio nazionale di molte birrerie, verso gli inizi degli anni 90, le quali hanno dato al consumatore la possibilità di spaziare e di degustare prodotti importati da tutto il mondo, soprattutto dal centro e nord Europa. In questi luoghi di aggregazione giovanile si sono aperte le frontiere. Le birre di Natale sono birre invernali, tradizionali in Belgio e in Inghilterra, che permettono al birraio di sbizzarrirsi in un percorso creativo.
Croce di Malto, Trecate
Birrificio aperto nel 2008, grande passione per il Belgio e la Germania, contraddistingue la produzione artigianale, dieci etichette di cui cinque reperibili tutto l’anno, la birra di Natale si chiama Platinum, disponibile solo in questo periodo, di stampo belga, solo uso di malto d’orzo e spezie, coriandolo e pepe che puliscono il palato in queste birre dolci, non pastorizzate. Aspetto velato, birra non filtrata, colore arancio, sentori di malto evidenti e frutta candita.
Toccalmatto, Fidenza
Birrificio famoso per l’uso smisurato dei luppoli, filosofia di apertura mentale prendendo spunto dai metodi classici. Birre rifermentate e a bassa fermentazione, 23 etichette in produzione, prodotti creativi ottenuti con tantissimi ingredienti. Un lavoro artigiano atto a creare ed inventare. La birra di Natale è Meteora, ogni anno una birra diversa dal 2008, birra dedicata ad un anno di crisi e alla profezia dei Maya. Una Strong Ale ottenuta da malti trappisti con l’aggiunta di cannella, bucce d’arancia e vaniglia, uso alternativo delle mandorle tostate, birra da bere con dolci mediterranei.
Birrificio del Ducato, Soragna
Birrificio nato nel 2007, poca improvvisazione alla base di tutti i loro prodotti. Esperienze professionali all’estero prima di aprire questa attività in Italia. Alta preparazione tecnica senza impianto pilota, la qualità è una continua ricerca che porta a lavorare di cesello. Ogni birra prodotta è un viaggio, un’esperienza e un percorso che molto spesso li porta a cambiare.
Krampus è la birra di Natale, nome dato dal demone alto atesino che nella notte del 5 dicembre spaventa la popolazione. Birra con speziatura complessa, riserva del febbraio 2011, birra invecchiata a lungo in bottiglia, lievi sentori ossidativi al naso. L’anice spicca, in ricordo ai dolci natalizi fatti in casa. Birra secca con 9 gradi di alcol, in abbinamento all’ormai classico panettone prodotto con la birra stessa.
Birra del Borgo, Borgorose
Siamo nel Lazio, anno di fondazione 2005, uno dei birrifici artigianali più grossi e famosi d’Italia, la produzione è molto orientata ad un gusto italiano, regalando emozioni, birre quotate e conosciute anche all’estero e oltre oceano. 25 Dodici è la birra di Natale, prodotta oramai da anni con ingredienti tipici natalizi, birra da abbinare a formaggi stagionati ed erborinati.
Birrificio Barley, Maracalagonis
Il birrificio presente questa sera più lontano da Milano, siamo in Sardegna, grande passione, nove birre diverse prodotte, anno di nascita 2006. Molte di queste birre sono esportate in America. Uso del mosto cotto di uva, come omaggio al settore vitivinicolo, adoperato al posto dello zucchero. BB Evò, birra di Natale che evoca l’evoluzione della birra, 25 ore di bollitura lenta per ottenere il mosto. Lavorazioni a freddo e lunga permanenza in bottiglia, fino a cinque anni, permettono un’evoluzione dei sentori dolci di ciliegia. In abbinamento a dolci a base di mandorle.
Extraomnes, Marnate
Ultimo birrificio, siamo in Lombardia, grande competenza e passione sono i fattori che contraddistinguono questa produzione di spirito belga. La birra di Natale si chiama Kerst, che in fiammingo significa proprio Natale. Un gusto netto dato dai malti e lieviti di origine belga. Bollitura con zucchero derivato dalle mele, birra molto alcolica e fresca, molto beverina, note vinose e di vaniglia. Nessun uso delle spezie, una birra fiamminga non solo nel nome.
Un mondo fatto di persone con molte storie e personalità diverse. Un movimento fatto da uomini molto appassionati del loro lavoro e delle loro birre.
Buon Natale
GB
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