Gianfranco Fino ed i suoi amici

Il 22 novembre è stato il compleanno di Gianfranco Fino e lui, insieme a sua moglie ed alcuni dei suoi amici, l’ha voluto festeggiare a Milano, presentando il suo vino Es, uscito ufficialmente nel 2005, e altri prodotti di alcune aziende a lui care.

Perla del Garda
Azienda in provincia di Brescia, sita nella zona di produzione del Lugana, nella parte meridionale del lago di Garda, vicino a Desenzano, terreni collinari composti da suoli calcareo argillosi. La cantina, nata nel 2003, è disposta su tre piani, struttura moderna e funzionale, 30 ettari di vigneti e uso solo di uve di proprietà, quasi esclusivamente di trebbiano di Lugana.
Il primo vino proposto in degustazione è un Metodo Classico in formato magnum, unica misura per questo vino, 100% uve di Lugana, vinificazione in acciaio e 18/20 mesi sui lieviti. Finezza del perlage apprezzabile, colore giallo paglierino, che indica giovinezza del prodotto, è un millesimato 2009. Vino piacevole con mineralità spiccata, accompagnata da sentori di zafferano. In bocca l’acidità e la sapidità sono presenti, caratteristiche di questi vigneti.
Secondo vino Perla, Lugana DOC, anche questo trebbiano di Lugana in purezza, 100.000 bottiglie l’anno di produzione con una resa per ettaro di 80 quintali, solo acciaio, vino giovane, annata 2011, vendemmia a cavallo tra agosto e settembre, periodo di affinamento breve, vino di grande complessità. Interpretazione semplice ed essenziale. Colore che rispecchia la gioventù del prodotto, al naso prevale la frutta gialla e i fiori bianchi, fine e abbastanza complesso. In bocca la freschezza è confermata.

Elena Fucci
Dalla Basilicata del Vulture per una massima espressione dell’aglianico del sud. Azienda nata nel 2000, recuperando le vigne del nonno e del bisnonno, evitandone la vendita e ristrutturando una vecchia costruzione per creare la cantina di produzione. Barile, paesino ai piedi del monte Vulture, terreni vulcanici neri e minerali, alternati da strati di argilla, che evitano lo stress idrico alla vite. L’azienda produce solo un vino dai suoi 6 ettari di proprietà. Aglianico moderno ma non modernista. Vendemmia ritardata fino ai primi di novembre, combattendo tutti gli anni con la possibilità che arrivi la neve. Il vino in degustazione è un 2009, agricoltura naturale, solo due o tre trattamenti in primavera con lo zolfo. Le radici della vite vanno in profondità fino a 8 metri, viti di 70 anni con una produzione di circa 50 quintali per ettaro. La cantina vecchia è di 115 metri quadri, in ampliamento con una nuova di 300, ad impatto ambientale zero, con pannelli fotovoltaici e lastricature di larice. Vinificazione in rosso classica, in acciaio, con una temperatura naturale in cantina di 8 gradi, fermentazione per 10 giorni a temperatura controllata intorno ai 22 gradi. La parte solida viene pressata a polmone fino a 1 atmosfera, poi passaggio per un anno in barrique e 1 anno in bottiglia. Titolo è il nome del vino, colore rosso rubino, al naso sentori di spezie e minerali, cuoio e frutti rossi. In bocca spiccata acidità, tipica del vigneto.

Zyme
Celestino Gasparri, dopo il matrimonio con la figlia di Giuseppe Quintarelli, inizia il suo lavoro nel mondo del vino, rimanendo a vivere e a lavorare nell’azienda del suocero per molti anni. Successivamente decise di aprire un’azienda di consulenza e di commercializzazione e il passo successivo fu la nascita della sua azienda, una grande scommessa di vita, nella zona di Negrar.
Kairos 2007 è il nome del vino proposto questa sera, la gamma completa di produzione dell’azienda arriva a 12 etichette. Colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso spezie e pepe nero, accompagnati da frutti di bosco. In bocca esprime un grande volume, armonico e acido. In abbinamento a piatti di cacciagione e carni rosse.
Secondo vino è la riserva di Amarone, un vino che nasce da esperienze vecchie, quando si usava il cemento e le botti di Marsala, quando si dava il tempo che serviva, senza l’uso delle tecnologie. In queste vasche, la parte bassa veniva usata per il Recioto, la parte centrale per l’Amandorlato e la parte superiore per l’Amarone riserva. Il vino in degustazione è un 2001, settanta giorni per tutte le lavorazioni e tonneau per nove anni. Oggi un vino pronto al commercio, colore rosso rubino intenso, al naso ciliegia, marasca e poca spezia. In bocca tannini molto morbidi e sentori pseudo calorici.

Gianfranco Fino
Arriva il momento di Gianfranco e della moglie Simona, compagni nella vita e nell’avventura vitivinicola iniziata nel 2004, acquistando da zero il primo ettaro di vite, proprio come lo voleva e lo cercava Gianfranco da anni, una vigna di 50 anni, ovviamente già pronta a produrre grandi vini. Nasce così Es, il Primitivo secondo Fino, un vino della Manduria, del Salento. Allevamento ad alberello, che favorisce la longevità delle piante, grande patrimonio accoppiato a nuove tecnologie, come il freddo e i lieviti selezionati, che hanno permesso la nascita di questi prodotti, fedeli alla tradizione. Dodici appezzamenti per un totale di otto ettari. Trattamenti parassitari eseguiti a mano, radici in profondità, che vanno sotto lo strato di tufo, condizioni del terreno che non fanno soffrire la pianta. Pochi diradamenti con agricoltura integrata, solo uso di rame e zolfo, no concimi chimici. Macerazioni fermentative a 18 gradi centigradi per una durata di 2 o 3 settimane. Una grande massa di zuccheri che si deve evolvere in alcol, i lieviti devono avere una grande vigoria. Acciaio e poi barrique per un anno, di primo e secondo passaggio. Il Primitivo è molto ricco di antociani e viene stabilizzato dal legno, nessuna chiarifica e precipitazione tartarica, solo travasi e battonage. 2010 è l’annata in degustazione, colore rosso rubino, al naso frutti neri, in bocca è molto equilibrato, alcol e zucchero, grande freschezza, tannino ben presente.

Viola
Moscato di Saracena, azienda sita all’interno del Parco del Pollino, tre diversi vitigni vinificati in periodi diversi, questa è la caratteristica di questo prodotto unico. Il moscato viene appassito sospeso, diraspato e pressato a mano. Successivamente viene versato nel mosto bollito degli altri due vitigni, guarnaccia e malvasia. Tradizione di questa vinificazione che si stava perdendo anni fa, ora il prodotto è stato valorizzato e ha ottenuto molti riconoscimenti, fino ad arrivare a Presidio Slow Food. Il vino proposto è un 2009, colore ambrato, al naso miele e frutta esotica, spalla acida che lo fa abbinare alla pasticceria secca, in bocca è avvolgente.


Grande serata che ci ha dato la possibilità di conoscere diversi e grandi prodotti.
Lungo applauso di fine evento a sottolineare l’apprezzamento verso queste persone che fanno grande le loro aziende, ma anche il nostro vino.

Ciao
GB

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