Le Bollicine Nobili

Lunedì 27 giugno, alla Salumeria del Vino, di via Raffaello Sanzio a Milano, ha avuto luogo una serata a base Champagne, relatore d’eccezione Dan Lerner, che ci ha presentato la Maison Boulard:

http://www.francis-boulard.com/

Ha fatto gli onori di casa Angelo Costantini e poi Dan Lerner ci ha condotto, per tre ore, nel mondo dei vini, non trascurando il suo lavoro nel Monferrato, come produttore di Barbera, Nebbiolo e Pinot Nero. Ci ha raccontato come si produce lo Champagne, dal metodo della rifermentazione in bottiglia alle pratiche in cantina, aggiungendo molti aneddoti personali e storici.
Champagne è una zona al limite, per la coltivazione della vite, troppo alta e fredda, si sono prodotti da sempre vini molto acidi, che fermentavano in bottiglia. I veri inventori dello Champagne sono stati gli Inglesi, i quali compravano grandi quantità di questi vini, ci aggiungevano lo zucchero e li trasportavano in patria. Altro merito degli Inglesi fu la realizzazione delle prime bottiglie che potessero resistere alla pressione, senza esplodere e creare delle vittime e dei danni in cantina. Furono costretti, da un editto, a produrre il vetro bruciando il carbone e non più il legno, che doveva essere utilizzato per la realizzazione della flotta navale, così facendo, si ottennero delle bottiglie più scure e resistenti.
Champagne è un nome generico, ben usato dai francesi, la sua produzione non è elevata, ne rimane però un mondo variegato, composto sia dalle grandi Maison che da piccoli produttori, come quello presentato questa sera. Francis Boulard ha poco più di 3 ettari di proprietà, suddivisi in 22 parcelle, azienda biodinamica, piccola produzione, bottiglie difficilmente reperibili sul mercato, quasi inesistente la linea dei millesimati, le sue retro etichette sono molto dettagliate.

Passiamo ora ai quattro Champagne in degustazione, serviti a basse temperature:

Rosé de saignée - Extra Brut
Vinificazione delle uve rosse a contatto con le bucce per estrarre tannini e profumi, non colore, estrema espressione delle vigne coltivate. 50% Pinot Noir 50% Pinot Meunier.
Bellissimo colore, valorizzato dalla bottiglia trasparente, al naso si sente l’intensità vinosa e i frutti di bosco accompagnati dalle fragole, in bocca la fruttuosità prevale, sui classici sentori dei vini Champagne, questo lo porta ad essere potenzialmente abbinato a molti piatti. Vendemmia 2008, sboccatura 18 marzo 2011.

Blanc de Blancs - Extra Brut
100% Chardonnay, prodotto con circa il 35% di vini riserva anno 2005 e 2006, terreni silicio calcarei.
Al naso si identificano, ben evidenti, i sentori classici della tipologia del vitigno, forte acidità ben dosata, sentori di frutta, in particolare mela verde. In bocca è persistente.

Blanc de Noirs – Grand Cru
90% Pinot Noir 10% Chardonnay, Pas Dosè Brut Nature, terreno calcareo, vinificazione in barriques, rotondità al naso, in bocca prevale l’acidità.

Petraea
Vino prodotto con metodo Soleras, 60% Pinot Noir, 20% Chardonnay e 20% Pinot Meunier, il nome del vino deriva da una varietà di quercia, usata per la produzione delle barriques, vino messo in bottiglia il 20 aprile 2007 e sboccato il 18 marzo 2011, Pas Dosè. Al naso da sentori di miele, in bocca ha un fondo amaro.













In abbinamento alla degustazione ci è stato servito un piatto di mortadella con tigelle calde.


Una calda serata d’estate allietata da un nuovo amico Dan Lerner.

Ciao
GB

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