L'Armagnac

L’Armagnac è una regione della Francia sud-occidentale i cui confini ricalcano nella forma la foglia della vite. L’Armagnac, come distillato di vino, è l’acquavite più antica del mondo, distillata e consumata già nel XV secolo. Affascinante, nobile, misteriosa, ma forse anche la meno conosciuta.

La regione dell’Armagnac è costituita da 3 Dipartimenti: Bas Armagnac, Ténarèze e Haut Armagnac. Vi scorrono due fiumi: l’Adour e la Garonna, che con i loro affluenti distribuiti a ventaglio bagnano la zona. Pare che il termine Armagnac derivi da Herman, compagno d’armi di Clodoveo, re dei Franchi, arrivato nella zona dopo la battaglia di Vouillé, dove i Franchi sconfissero i Visigoti nell’anno 507. Il nome latinizzato divenne Arminius e poi deformato dalla lingua guascone. Negli archivi dell’Alta Garonna, un documento del 1411 cita un certo Antoine di Tolosa che girava con il suo alambicco ambulante trainato da un cavallo, distillando un’acquavite chiamata aygue ardente. Sempre nel 1411 il famoso manoscritto di Auch, in dialetto guascone, descrive una trentina di utilizzi dell’acquavite di vino: si tratta del primo documento che indica il consumo e gli effetti euforizzanti contro la malinconia.

Nel 1431, nell’eredità del Conte di Vic Fezensac, insieme ad altri beni comuni, si cita espressamente un torchio e botti di legno contenenti aygue ardente. È questo il primo dato certo dell’utilizzo della botte come contenitore. Nel 1461 si menziona un’acquavite utilizzata al mercato di Saint Séver come merce di scambio. All’inizio del XVII secolo, l’acquavite veniva comprata dai mercanti del nord, soprattutto scandinavi e olandesi, che la importavano per un consumo interno e per venderla, a loro volta in Germania. Veniva usata anche per “rinforzare” i vini di Francia, che mal tolleravano il trasporto in mare. L’acquavite si diffuse molto rapidamente diventando una bevanda sempre più richiesta. Nel 1804 i vigneti raggiunsero i 72 mila ettari, con una produzione di 720 mila ettolitri di vino, 2/3 dei quali venivano distillati, ottenendo circa 50 mila ettolitri di alcol puro.

La fillossera, anche qui, mandò in crisi la produzione, che scese drasticamente. Il vitigno che ai giorni nostri la fa da padrone è l’ugni blanc, seguito a lunga distanza da baco, colombard e folle blanche, tutti vitigni a bacca bianca. Per la produzione dell’Armagnac si usa una distillazione unica e dal 1972 è concessa anche la doppia distillazione. L’invecchiamento dell’Armagnac segue leggi severe ed è ben identificato in etichetta:

  •  V.S. – tre stelle: da 1 a 3 anni
  •  V.S.O.P. (Very Superior Old Pale): da 4 a 9 anni
  • Napoleon: da 6 a 9 anni
  • Hors d’Age – X.O. (Extra Old): da 10 a 19 anni
  • X.O. Premium: oltre 20 anni

L’Armagnac, prima dell’imbottigliamento, subisce un assemblaggio finale. I prodotti che superano i 20 anni d’invecchiamento spesso presentano delle note di rancio, termine che indica una grande qualità dell’acquavite.

Ciao
GB

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