L’’Astemia Pentita, dinamici anche da fermi
Grandi spazi, cura
maniacale dei particolari, colori accesi e arte, tutto questo è racchiuso nei
due rettangoli di legno chiaro, siti sul crinale del vigneto Cannubi verso il paese di Barolo.
L''Astemia Pentita è una giovane realtà, fondata nel 2010, dalla
mente di Sandra Vezza, nata e
cresciuta tra le colline delle Langhe. Questa avventura rappresenta un luogo
dove imparare a conoscere le magnifiche espressioni che il terreno e la vite
possono restituire.
La produzione dell’azienda
è ferma sui baluardi langaroli: Barolo Cannubi Riserva, Barolo Terlo Riserva,
Barolo Cannubi, Barolo Terlo, Barolo, Langhe Nebbiolo, Barbera d’Alba
Superiore, Langhe Tiradoss, Dolcetto d’Alba e Langhe Nascetta. Tutti
imbottigliati in vetri dalla particolare forma svasata verso il basso, si è
scelto di non utilizzare la classica Albeisa.
A fianco di tutto ciò è
nata anche una linea “dinamico” dove
l’occhio viene rapito dallo stile pop delle bottiglie che rappresentano uomini
e donne, delle volte vestiti con abiti eleganti e altre come grandi lavoratori.
Questi vini sono totalmente slegati da qualsiasi denominazione ma,
rappresentato assemblaggi in edizione limitata di uve di altissima qualità.
Un comodo parcheggio e un
ampio wine shop, aperto anche la domenica, completano la voglia di andare a
visitare L’’Astemia Pentita.
Langhe Nascetta DOC, uve provenienti dal comune di Roddino, 100%
nascetta, si esegue una breve macerazione a freddo, seguita da pressatura soffice.
Questo vitigno storicamente coltivato a Novello era praticamente scomparso,
solo alcuni produttori sono riusciti a salvarlo, recuperando alcune piante. In
questi ultimi anni si sta vivendo la rinascita di questo vino bianco in terra
legata alla produzione dei grandi rossi. Alla degustazione si presenta con
netti sentori floreali freschi, molto piacevole e con un ottimo potenziale
d’invecchiamento.
Barbera d’Alba DOC Superiore, zona di produzione Monforte, 100% barbera,
macerazione tra i quindici e i diciotto giorni, affinamento un anno in
barrique. Vitigno classico della tradizione piemontese, estrema eleganza e
morbidezza, senza gli spigoli di alcuni vini prodotti con questa varietà dal
carattere rustico. Decisamente interessante sia al naso che in bocca, acidità
presente ma ben amalgamata.
Langhe Nebbiolo DOC, uve provenienti da diversi vigneti nel comune di
Barolo, 100% nebbiolo, un anno in tonneaux da cinque ettolitri di rovere
francese. Alcuni vigneti utilizzati per comporre questo vino sono giovani e
destinati alla produzione del Barolo, nell’attesa che questi raggiungano la
loro maturità, si testa il loro potenziale producendo un nebbiolo esuberante al
naso con un tannino setoso e morbido.
Barolo DOCG, macerazione di un mese e anche più, 36 mesi in botte. Con la vendemmi
2014 nasce questo vino senza menzione. Frutto di un assemblaggio di vini
provenienti da diversi vigneti che, insieme danno un risultato di buon livello.
Barolo Terlo DOCG, cru inserito a pieno titolo tra le menzioni
geografiche del comune di Barolo, quasi interamente esposto a est, caratterizzato
da una pendenza più dolce nella parte bassa, mente diventa declive verso alto
della collina, in prossimità della strada provinciale che porta a Novello. Il
terreno è argilloso calcareo, si ottengono vini dal carattere austero e
potente, anche se meno ricchi di dettagli e sfumature.
Barolo Cannubi DOCG Riserva, i vigneti di proprietà sono ubicati nella parte
iniziale del cru Cannubi, incuneati tra le due strade che portano al paese di
Barolo, compongono la zona altimetrale più bassa dei Cannubi, il risultato è un
vino di buon corpo, elegante e con un tannino piacevole. Il potenziale
d’invecchiamento è sicuramente molto elevato.
Ciao
GB
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