Hai detto SuperTuscan!

Un vino che ha infranto le regole di produzione, a partire dalle varietà utilizzate e dal territorio di produzione.


I SuperTuscan hanno un profilo internazionale, sono tra i pochi vini italiani che guardano oltre confine con la testa alta, basandosi su una viticoltura autoctona con l’utilizzo di vitigni internazionali e migliorativi. 

Sono tre le radici distinte della nascita di questa tipologia di vino: Vigorello,Tignanello e Sassicaia. Nomi che rievocano grandi famiglie con alle spalle grandi investimenti e visioni lungimiranti. La zona di produzione spazia dalla costa toscana al pieno Chianti Classico con un denominatore comune, la bassa resa delle viti.

Mario Incisa della Rocchetta arrivò dal Piemonte da semplice appassionato di cavalli e vino, iniziando a impiantare il cabernet sauvignon in un territorio a ridosso delle spiagge toscane. Inizia così nel 1948 la produzione del Sassicaia, vino per un consumo famigliare e per i lavoratori della tenuta, fino al 1967. L'annata 1968 iniziò ad essere messa in commercio nel 1972 con il contributo di Giacomo Tachis, enologo dell’azienda fino al 1994.

Gli anni ‘80 sono stati un decennio transitorio di tara e di variazioni produttive in cantina. Al giorno d’oggi Tenuta San Guido misura oltre 500 ettari, un'oasi naturalistica tra le più grandi e famose al mondo.

Il Tignanello è definito il primo e vero SuperTuscan, un Chianti Classico che ha perso le uve bianche. Il Solaia invece è un taglio bordolese voluto dagli Antinori per valorizzare la terra dei Gherardesca, che misura un altimetria che varia tra i 10 e i 380 metri SLM, una luce fantastica, un fazzoletto di Toscana con suoli argillosi e marnosi.

Il resto è storia, fino ad arrivare ai giorni nostri, vini che oramai nelle massime espressioni sono introvabili dal normale consumatore, bottiglie che hanno raggiunto prezzi elevati e destinate a fare la felicità dei veri appassionati.

Degustazione

Guidalberto 2022 - Tenuta San Guido

Cabernet sauvignon 60%, merlot 40%; 15 mesi in legno di secondo e terzo passaggio

Rubino limpido. Naso fruttato e balsamico, mora e mirtilli. Ricordi di un legno ben dosato. Bocca con struttura e acidità.

Campo alla Sughera 2020 - Campo alla Sughera

Petit verdot 70%, cabernet franc 30%; 24 mesi in legno e 30 mesi in bottiglia

Colore compatto e fitto, naso impattante con sentori di frutta a polpa rossa e ritorni vegetali. Al palato è potente con un tannino serrato, salino e minerale.

Piastraia 2012 - Michele Satta

Cabernet sauvignon, merlot, syrah e sangiovese; prima annata come Bolgheri Superiore

Colore granato compatto, naso di evoluzione. Terroso, sottobosco, frutta sotto spirito, tabacco, tracce vegetali e di muschio. Bocca ricca con un tannino evoluto, pepe e foglie secche.

Lupicaia 2018 - Castello del Terriccio

Cabernet sauvignon 90%, petit verdot 10%; 24 mesi in legno

Rosso carminio molto carico, naso con sbuffi vegetali e di grafite, alloro, mirto e inchiostro. Bocca avvolgente e morbida, matelico e pietroso, impatto vegetale, lungo e persistente, sapido al palato.

Vigorello 2016 - San Felice

Pugnitello 35%, cabernet sauvignon e merlot 30%; 24 mesi in legno e 8 mesi in bottiglia

Rosso carminio, naso vegetale con sentori di alloro e salvia, menta e grafite. In bocca croccante e masticabile, tannino evidente. Vino maturo e asciutto, acidità e astringenza iniziale.

Fontalloro 2011 - Felsina

100% sangiovese, 18 mesi in barrique e 10 mesi in bottiglia

Colore che vira verso il granato, naso di sottobosco e terra bagnata, menta secca e confetture, torrefazione e cuoio, una complessità ammaliante. Ingresso in bocca pieno e morbido, acidità e tannino polveroso, austero e potente.

Vigna dell’Impero 1935 annata 2020 - Tenuta Sette Ponti

100% sangiovese, 24 mesi in legni misti

Rosso rubino con note di frutta secca, agrumi ed erbe aromatiche, note a margine di peperone. Naso pulito e definito. Bocca intensa con tannino avvolgente, impatto classico al palato, amarena e ciliegia, acidità presente.

Giusto di Notri 2022 - Tua Rita

Cabernet sauvignon 80%, merlot 10%, cabernet franc 10%; 18 mesi in barrique miste

Rosso carminio e buona fittezza nel calice. Naso con ricordi di un prato fiorito, spezie dolci, sandalo e incenso, finale accompagnato dal cedro. In bocca entra irruente, tannico e sapido.

Sassicaia 2021 - Tenuta San Guido

Rosso carico e impenetrabile, al naso vegetale e balsamico, intenso e persistente. Ricordi di frutta rossa, scura e polposa, mirto e cioccolato. Bocca ricca, piena, con un tannino non invadente che porta in secondo piano l’acidità.

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