La dinamica e la velocità di pensiero
Il Futurismo
è stato il primo movimento d’avanguardia nato in Europa, circa 110 anni fa.
Milano, Roma e Parigi sono state le tre città culla degli artisti futuristi,
che con i loro Manifesti hanno voluto sfondare le porte, dilagando nella vita
quotidiana. Dopo la stagnatura dell’800 il Futurismo
ha creato uno sguardo rivolto al futuro, anticipando con le idee e i progetti
ciò che in molti casi è avvenuto successivamente alla grande guerra, fino ai
giorni nostri.
Poesia, arte e architettura, fotografia e musica,
moda e design, cucina e impegno politico: tutto è stato permeato dal Futurismo. I padri fondatori e
precursori di questo movimento sono cinque: Russolo, Balla, Marinetti,
Boccioni, Severini e Carrà. Firmatari del Manifesto
dei Pittori futuristi nel 1910.
Quattro vini ci hanno accompagnato alla scoperta
del Futurismo. Degustazione atipica, intrisa di poesia:
Albana di Romagna Frangipane 2018 - Tenuta La Viola, inverno cedro ed erbe. Acido e
fresco, dinamico con ricordi di sorbetto al limone. Fiori bianchi e frutta a
polpa gialla. In bocca riempie il palato con un grande equilibrio.
Rossese di Dolceacqua Brae 2018 – Maccario Dringenberg, terra e vento. Vigna sita a
circa 500 mt. slm ed esposta a nord. Vino tenue, quasi prealpino. Al naso è
matelico e legato al territorio. Fiori azzurri, come glicine e iris. In bocca è
sottile e delicato.
Krasko Rdece 2013 - Darko Derenda, calcare, acidità e dinamismo. Uno dei vini più acidi: 8,48 di
acidità e 2,90 di PH. Naso che porta verso le ciliegie e le visciole. Fiori
rossi che virano verso l’appassimento, note erbacee. In bocca è acidulo,
scivola nel palato.
Montepulciano d’Abruzzo Ottobre Rosso 2018 - Tenuta I Fauri, generosità e montagne. Arrivano
subito i fiori rossi e le erbe salate. Bellissima dinamica. In bocca fresco e
rotondo. Equilibrato con un tannino delicato.
Ciao
GB
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