Lo champagne Nicolas Feuillatte
La zona dello champagne è unica al mondo per
metodologia di produzione, divisione delle particelle, nomi blasonati e compra
vendita dell’uva
.
Tre sono i vitigni che la fanno da padrona sulle
sue dolci colline: chardonnay, pinot nero e meunier. Ognuno ha le sue
caratteristiche e creano da soli o in assemblaggio ottimi risultati. La
produzione annua si aggira sui trecento milioni di bottiglie l’anno, per un
fatturato pazzesco, che si stima all’incirca equivalga alla metà di tutta la
viticoltura italiana.
Le maison de
champagne e les champagne de vignerons,
sono le due compagini nelle quali si schierano i produttori. Nicolas Feuillatte
fa parte della seconda categoria, Guillaume
Roffiaen è lo chef de cave, di questa cooperativa che possiede addirittura
un’esclusiva boutique in centro a Parigi con ampio spazio per la degustazione.
Calcoli alla mano Nicolas Feuillatte
è il terzo produttore di champagne, con ben 350 punti di pressatura delle uve e
11 milioni di bottiglie vendute nel 2017.
Réserve
Exclusive Brut, 40% pinot nero, 20% chardonnay e 40% meunier. Maturazione sui lieviti dai
36 ai 48 mesi e dosaggio di otto grammi litro. Un brut di alto livello. Naso
scuro, fruttato, note minerali e bellissima eleganza. Perlage carezzevole che
stuzzica la degustazione, sapido e pulito.
Henri Macquart (1914 – 2005)
fu il padre della cooperativa Nicolas Feuillatte, durante la vendemmia del
1970, grazie all’abbondante produzione di uva, iniziò a pensare a questo
progetto.
La persona di Nicolas Feuillatte
esistette veramente (1926 – 2014). Negli anni ’60 acquistò dodici ettari vitati
e riuscì in breve tempo ad avere prestigiosi clienti per i suoi champagne.
Quando la sua uva non fu più sufficiente, si trovò costretto ad andare alla
ricerca di altra materia prima, facendo nascere di fatto una cooperativa.
Réserve
Exclusive Rosé, 45% pinot nero, 10% chardonnay e 45% meunier. Trenta mesi sui lieviti,
champagne ottenuto da settanta cru di cui tre grand cru e diciannove premier
cru. Rosé non millesimato che nel calice regala freschezza e sentori di agrumi rossi.
Tocco minerale, con un palato leggero e fresco. Ottimo l’abbinamento culinario
con tartare di pesce.
I pilastri di Nicolas Feuillatte sono: le vigne, il fattore umano e il
cuore. Tutto questo compone un fantastico mosaico, arricchito da un comitato di
enologi creativi e una cantina tecnologica.
Grand Cru Blanc
de Blancs 2010, annata particolare, addirittura difficile ma, perfetta per lo chardonnay
che compone al 100% questo champagne. Almeno sessanta mesi sui lieviti e
dosaggio sei grammi litro. Netta mineralità e ricordi di agrumi accompagnati
dai fiori. Eleganza e densità. Palato fresco per una lunga chiusura.
Grand Cru Blanc
de Noirs 2008, annata eccezionale con un andamento climatico contrastato. Elevata
acidità delle uve, a causa degli sbalzi termici prima della vendemmia. 100%
pinot nero, almeno sessanta mesi sui lieviti. Naso giocato sui piccoli frutti
rossi, grande prodotto da invecchiamento, molto gradevole alla beva.
Cuvée 225 Brut
2012, annata difficile e delicata, che ha dato eccellenza e basse rese in
pianta, a causa delle gelate primaverili. 50% pinot nero e 50% chardonnay, uve
selezionate in venti villaggi grand e premier cru. Minimo tre anni sui lieviti.
Al naso si avverte il legno, che però dona tostatura e grassezza. Completo con
una parte minerale, fruttata e floreale. Bocca fresca e pulita.
Palmes d'Or
Brut 2006, la cuvée de prestige, prodotta in una cantina apposita, dove si
utilizzano piccoli tini in acciaio, non si fa uso del legno. 50% pinot nero e
50% chardonnay, otto anni sui lieviti, prodotto nato nel 1983 e presentato con
una particolare bottiglia. Naso importante con toni fumé, quasi da canna di
fucile. Rotondo e cremoso, bollicina finissima. Assaggio fresco e piacevole.
Valdo Spumanti è l’importatore
di questa azienda in Italia. Champagne che ci hanno meravigliato durante una
lunga serata condotta da Alberto Lupetti,
estremo esperto di questa tipologia di vino.
Ciao
GB
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