Bodegas Fos: livin' la vida Rioja
Milano è sempre più la capitale
italiana del vino: la quantità di eventi che si svolgono sotto la Madonnina ha
raggiunto ormai numeri da capogiro. Ancora oggi si respira l’aria
d’internazionalità portata dall’EXPO sul territorio meneghino. Bisogna perciò guardare
oltre i propri confini e le proprie conoscenze per esplorare e scoprire nuove zone
vinicole.
Con Pablo Vecilla e Leonardo
Donzelli andiamo alla scoperta di Bodegas
Fos, una realtà sita nella zona più vocata della Rioja, regione
vitivinicola del centro nord della Spagna,
con una storia millenaria. Tre sono le zone in cui enologicamente è divisa, in
base alla diversità del terreno: Alta, Baja e Alavesa. Ed è proprio in quest’ultima,
formata da undici municipi tutti atti alla produzione vinicola, che risiede
Bodegas Fos, una proprietà circondata da venti ettari di vigne con un’età media
di cinquant’anni, allevate esclusivamente ad alberello come la più rigida
tradizione impone. Particolarità della regione Alavesa è la grande escursione termica che genera una maturazione
lenta dell’uva. Inoltre, le viti sono costrette ad andare in profondità con le
radici per cercare il nutrimento e superare le calde estati, considerato che il
disciplinare vieta l’irrigazione di soccorso. Tutto ciò porta a elevata qualità
che andiamo a scoprire degustando i prodotti dell’azienda ottenuti dai più
classici vitigni spagnoli.
Luisito Perazzo, miglior
Sommelier d’Italia nel 2005, ci segue nella scoperta di quanto abbiamo nei
calici.
Fos Blanco 2016, 100% viura, vitigno con maturazione tardiva più
comunemente noto come macabeo, che genera sentori floreali. Il prodotto è ottenuto
con diraspatura delle uve e pre-fermentazione di un giorno e successivi due
mesi in barrique francesi di primo passaggio che donano più volume agli aromi.
Un naso con note di frutta a polpa bianca, fiori di gelsomino, agrumi e resine.
In bocca media struttura e una bella morbidezza. Una sensibile sensazione di
calore, che rimane nel palato, ci spinge verso un abbinamento culinario.
Fos Maceración Carbónica 2016, 100% tempranillo. Un colore e un naso che
ricordano molto i vini novelli prodotti in Italia. Note di piccola frutta rossa
giovane, vinosità e sentori di pepe. Il vino è ottenuto con pochi giorni di
macerazione carbonica prima della normale fermentazione. Un vegetale finale
dato dal raspo, presente nelle prime pratiche in cantina. La bocca è fresca e
sapida, con note di yogurt. Vino definito ruspante.
Fos Crinza 2014, 95% tempranillo e 5% di graciano, vitigno
utilizzato sempre in piccole percentuali per regalare ai vini una punta di
acidità. Le piante usate per questo vino non producono più di un chilogrammo
per ceppo. Non vengono eseguite filtrazioni e chiarificazioni. La massa passa
un anno in barrique di rovere francese e americano. Colore rosso rubino, naso
espressivamente speziato con note di cocco. More e ciliegie, menta e minerali,
un finale fumoso che porta verso l’incenso. In bocca entra morbido, fresco e
sapido. Tannino dolce e goloso.
Fos Reserva 2013, 85% tempranillo e 15% graciano. Diciotto mesi in
barrique francesi, colore pieno e compatto e naso dominato da note legnose:
ancora ben presenti vaniglia e cocco. E ancora cioccolato e tabacco biondo, violetta
e geranio. In bocca sono evidenti il tannino, grasso e muscoloso, e la nota
legnosa che si ripropone.
Fos Baranda 2012, 100% tempranillo. È il vino più prestigioso
prodotto dall’azienda ottenuto da vigne di oltre cento anni coltivate su un
terreno ricco di calcare. Durante la vendemmia si esegue una cernita
accuratissima. Fermentazione per dieci giorni a temperatura controllata. Colore
poco penetrante, intensa tonalità rubino. Naso con frutta rossa piccola
polposa, poco ricordo del legno, spezie dolci e arancia sanguinella. Sentori
definiti, che regalano qualcosa in più con l’ossigenazione. In bocca molta
freschezza e ottima sapidità. Un tannino bilanciato con ricordi orientali.
Vini che hanno tre note comuni: colore compatto, tannino morbido e sentori
resinosi. Caratteristiche che ci aiuteranno a ricordare queste bottiglie della
Rioja. Bodegas Fos ci è entrata nel
cuore, con la sua viticoltura rivolta verso il biologico e il biodinamico,
senza comunque perdere l’identità dei vini di Spagna.
Ciao
GB
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