Tenuta Quvestra
In occasione della
manifestazione Cantine Aperte 2018
ci siamo recati presso la Tenuta Quvestra, in Oltrepò Pavese e più precisamente a Santa Maria della Versa.
Da cinque anni circa
questa giovane realtà ha preso il posto della storica cantina Il Gambero, che
con il suo colore salmone sovrastava una delle colline a ridosso del paese.
Ora la struttura è
tutta gialla, impreziosita da due ville con piscina, nelle quali si effettua
ospitalità ad alti livelli. Un’interrata barricaia e il noleggio biciclette completano
il complesso.
Dodici ettari a corpo
unico compongono il possedimento vitato della Tenuta Quvestra, le varietà
coltivate spaziano tra i più classici pinot
nero e croatina, per arrivare al
riesling renano, merlot e chardonnay. I terreni sono prevalentemente calcareo argillosi. La
vendemmia viene compiuta manualmente e le uve arrivano in cantina in brevissimo
tempo.
La pressatura è
diversificata a seconda delle uve e dei prodotti che si mira a ottenere, la
macerazione avviene in acciaio a temperatura controllata con frequenti
rimontaggi, per estrarre il massimo dalle bucce. I vini riserva riposano in
legni piccoli che vengono usati per massimo tre passaggi. Tutte le operazioni
in vigna e in cantina hanno la supervisione dell’enologo Mario Maffi, esperto di tradizioni e memoria storica dell’Oltrepò
Pavese.
Dieci etichette che
potrebbero diminuire nel tempo per puntare verso prodotti con un’idea di qualità.
Un bellissimo panorama
si gode dal corpo centrale dell’azienda, dove con un calice di vino in mano si
possono passare bellissimi momenti degustativi.
Tenuta Quvestra è la rappresentazione di quanto, le nuove generazioni riescano a far riavvicinare
il consumatore, al territorio che ha bisogno di una spinta conoscitiva per
rilanciarsi sul mercato.
Ciao
GB
Commenti
Posta un commento