Intervista ad Alessia Fiocco del Consorzio Lessini Durello
Uno spumante
alternativo, dinamico e mai scontato, questo è il Lessini Durello DOC. Un vino
prodotto da un vitigno autoctono con caratteristiche molto speciali, in un
territorio caratterizzato da una forte mentalità produttiva.
Alessia
ci racconti qualcosa sul territorio?
Il territorio dove è coltivata l’uva durella è
una zona piuttosto ampia, sita tra le province di Verona e Vicenza, uno scrigno
naturale in cui la viticoltura raggiunge ottimi risultati. Il terreno è di
origine vulcanica e lascia un’impronta profonda al vino. La porosità di questa
terra permette l’accumulo di acqua e calore, la ricchezza di sostanze minerali è
ritrovata nel prodotto finale. Il variegato territorio è diventato negli ultimi
anni un forte motivo di attrazione turistica.
Cosa ci
dici sul Consorzio e sulla DOC Lessini Durello?
La DOC Lessini Durello è nata nel 1987 mentre
il Consorzio di tutela dei vini lessini è stato fondato nel 1998. Sono
coltivati a durella più di trecento ettari. Ora il Consorzio è composto da
oltre venti aziende produttrici. Il nome dell’uva deriva dal termine dialettale "durasena". Gli anziani la ricordano presente nelle vigne dei
padri e dei nonni, in queste terre la vite è sempre stata molto radicata, fin
dall’epoca romana.
Che
tipo di vino è prodotto attualmente?
Il vino, per rispettare il disciplinare, deve
essere prodotto esclusivamente con l’uva durella, che ha come caratteristica
principale una forte acidità, per questo si adatta molto bene alla
spumantizzazione, sia ottenuta con il Metodo Classico che con lo Charmat. Noi
pensiamo che sia una buona alternativa alle realtà più affermate. Alcuni produttori
usano questo vitigno anche per fare del vino fermo.
Come
collocate questo vino?
Il vino durello nasce come aperitivo ma, si
abbina bene anche a tavola, la sua acidità e la conseguente pulizia di bocca, si
sposano bene con i piatti dai sapori decisi, come il baccalà alla vicentina,
l’anguilla e la trippa in umido. I vini ottenuti con il Metodo Classico sono
sicuramente i più adatti ad accompagnare le preparazioni più opulente.
Il
mercato come recepisce questo prodotto?
Il Consorzio ultimamente è molto attivo verso il
mercato estero, soprattutto Europa, Asia e Stati Uniti, il vino raccoglie
pareri favorevoli. Si sta compiendo uno sforzo divulgativo per far capire al
consumatore finale che esistono altre valide bollicine di origine veneta. Si
riscontra una voglia di novità, questo a noi fa solo piacere.
Parlaci
della manifestazione Durello & Friends
Questa è stata la quattordicesima edizione,
fino ad oggi si era svolta in diverse location e con diversi format ma, sempre
nelle zone limitrofe alla DOC, il 23 novembre 2015 siamo arrivati Milano, nelle
sale dell’Hotel Westin Palace. Un banco di degustazione e una conferenza stampa,
sono stati i perni centrali di un’intera giornata, un folto pubblico, composto di
addetti ai lavori e da persone desiderose di conoscere nuove realtà della sfera
vitivinicola italiana, ci ha dato lo stimolo per proseguire il nostro lavoro. Un
successo che ci auguriamo sia un trampolino di lancio per il vino durello. A
conclusione della manifestazione, sono state consegnate delle riconoscenze: il
Premio Giornalista è
andato ad Alessandra Piubello, il ristorante A'Riccione di Milano si è
guadagnato il Premio Ristoratore, mentre a Giorgio Rinaldi (AIS) è stato
conferito il Premio Ambasciatore del Durello. Tutti i premiati sono stati omaggiati di una bottiglia, formato Mathusalem,
di durello, finemente dipinta con i paesaggi della nostra terra.
Intervista pubblicata anche sul sito AIS Delegazione di Milano
Intervista pubblicata anche sul sito AIS Delegazione di Milano
Ciao
GB
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