Riesling Rheingau
Con questo
evento siamo in Germania, nella zona di Rheingau, dove predomina il vitigno
riesling.
Le
esposizioni della vite vanno da sud a ovest, seguendo il corso del fiume Reno,
con ore di lavoro per ettaro che variano dalle 300 alle 400 annue. I monaci
circestensi svilupparono le pratiche della pressatura e delle lavorazioni in
cantina. Nel 1775 nacque il vino Statlese, la vendemmia dovette essere tardiva per
il ritardo del consenso a vendemmiare da parte del vescovo. Nel 1779 si
ottennero su quest’onda i primi vini Auslese, Beerenauslese e
Trockenbeerenauslese. Nel 1858, un’improvvisa gelata, fece nascere i primi
Eiswein.
Furono le
legioni romane a portare la vite in questi territori, il vigneto con il passare
degli anni si è fuso con i vitigni autoctoni Traminer e Heunisch, dando vita al
Riesling. La carta di Dunkelberg diede la classificazione ai vigneti. Oggi
abbiamo circa 2464 ettari vitati a riesling e solo 380 a pinot nero, a
dimostrazione che questo vitigno è la rappresentazione della viticoltura in
queste terre. La media di produzione effettiva per ettaro si attesta intorno ai
77 ettolitri. Il clima è caratterizzato da poche precipitazioni annuali, sotto
i 600 mm. Nelle zone dove il terreno è composto da ardesia è veramente
difficile coltivare la vite. Il vino in Germania ha una filosofia diversa dalla
nostra, in Italia si tiene ad evidenziare i profumi primari della vite, in
Germania si cerca un equilibrio tra acidità e residuo zuccherino, che possa
portare avanti nel tempo il vino. Sull’isola Mariannenaue ci sono circa 85
ettari di vigneto, le tipologie di vite sono molto diversificate e il terreno è
ovviamente diverso da quello della terra ferma. Si ottengono vini con molta
freschezza e bassa acidità, vini fruttati con molti aromi primari.
Schloss
Reinhartshausen è la più grande cantina privata della regione, possiede 15 cru
e 6 grand cru, 80 ettari di cui 23 sull’isola. L’annata più vecchia di
produzione del vino risale al 1861.
Riesling Trocken 2012, primo vino in degustazione, è il
prodotto che più rappresenta l’azienda, ha un carattere agrumato con una bocca
minerale e fresca. Esprime un salato che prevale sull’acido. Un bel carattere
fruttato emerge da questo vino che fa solo acciaio.
Erbacher Siegelsberg Riesling Trocken 2012, invecchiato in botti di rovere che
poco donano al vino, come quasi sempre in Germania, abbiamo un vino spigoloso
per gli aromi, sentori balsamici e di ribes. Un vino fresco e immediato.
Erbacher Schlossberg Riesling Erstes Gewächs 2008, un vino che ti porta nel vigneto, sentori cremosi e lattici. Al naso è fresco e riflessivo, in bocca deve ancora trovare un equilibrio.
Erbacher Schlossberg Riesling Erstes Gewächs 2007, una struttura molto presente e una dote minerale, molto salato in bocca. Un vino che con queste caratteristiche invita a degustarlo tra dieci anni, quando sicuramente dividerà la platea.
Erbacher Schlossberg Riesling Erstes Gewächs 2002, un vino che necessita di essere aperto alcune ore prima della degustazione. Al naso arrivano i primi sentori eterei e balsamici, in bocca la costante è data dall’agrume. Un vino maturo e complesso.
Wisselbrunnen Riesling Kabinett 2009, al naso leggeri sentori balsamici e una buona mineralità, poca armonia, in bocca grande bevibilità. Sono 50 i grammi litro di zucchero.
Wisselbrunnen Riesling Auslese 2003, eleganza e armonia, equilibrio con una buona espressione dell’acidità. Un riesling classico ottenuto da vendemmia tardiva.
Erbacher Schlossberg Riesling Auslese 2003, Botrytis importante, quasi un Sauternes sia al naso che in bocca. Struttura polposa, dolcezza e maturità.
Questa
degustazione, condotta da Nicola Bonera, ci ha portato in diversi vigneti, con
diverse annate ma, con tanti fili conduttori e punti di ancoraggio. Sicuramente
uno sprono per affrontare un viaggio di persona verso questi territori così
vocati per la produzione di riesling.
Ciao
GB
Commenti
Posta un commento