I bianchi francesi degli anni '80

Solo vini francesi per rappresentare e per farci ricordare gli anni ‘80. Serata di riflessione sulla degustazione di prodotti, con la speranza che siano ancora performanti. Serata per approfondire le conoscenze di sei delle più famose e apprezzate regioni produttive francesi.


Graves Blanc - Malartic Lagraviere 1985, azienda composta da quarantasette ettari vitati di cui sei a uve bianche. Sauvignon 80% e semillon 20%, passaggio in barrique nuove del 50% per dodici mesi. Colore giallo dorato carico, un naso che ricorda i fondi di padella e la carne cotta. In bocca si denota l’ossidazione, una mancanza di acidità e di salivazione. Finale amaro e fumoso.

Maillart - 1er Cru Brut Rèserve 1982, champagne prodotto a Ecueil. 50% chardonnay e 50% pinot nero. Sboccatura eseguita a giugno 2009. Colore giallo dorato, perlage persistente e fine. Un gran bel naso, che evidenzia tutta l’evoluzione del vino. Sentori di nocciola e gianduia, pane e cannella. In bocca ricorda l’arancia e il camino fumoso.

Gitton Pére at Fils - Sancerre Première Coulée de Silex 1985, azienda nata nel 1945, un naso ancora verde, con evidente senape e limone. In bocca scorre velocemente lasciando un palato asciutto, fumo e cenere, cetriolo e cipollotto.

Hugel - Riesling Vendage Tardive 1988, azienda alsaziana fondata nel 1639, naso etereo e tendente a ricordi dolci, sentori di cera e mela, molto floreale. In bocca vivo e brillante, acidità ancora presente. Balsamicità e agrumi, albicocca secca e mandorla.

Chateau d'Arlay - Vin Jaune 1989, azienda a conduzione familiare dal 1070, ventiquattro ettari vitati. 100% savagnin e sette anni di passaggio in legno, senza ricolmature, filtrazioni e solfiti aggiunti. Nota ossidativa al naso e sentori di noce, caratteristiche tipiche di questa tipologia di vino. in bocca si avvicina ad un distillato, fumoso e lunghissimo, maturo e caldo. Una grandezza che sovrasta la piacevolezza.

Raymond Lafon - Sauternes 1988, diciotto ettari nel comune di Sauternes, sono il biglietto da visita di questa realtà. Naso con frutta disidratata, burro e poco zafferano. In bocca una salinità che asciuga il palato. Profumi fini di razza, uva fragola e fiori di rosa. Pienezza ed eleganza.

La maggior parte di questi vini degustati hanno ancora un potenziale d’invecchiamento, una considerazione molto profonda, viste le annate produttive. Grande degustazione condotta da Nicola Bonera, che fa coppia con la medesima serata nella quale abbiamo avuto il piacere di conoscere i vini rossi, sempre prodotti nello stesso decennio.

Ciao
GB

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