I vini naturali e la provincia di Piacenza

Una degustazione molto particolare, con molte sorprese, molti approfondimenti sul tema dei vini naturali. I produttori in sala per raccontarci il loro lavoro.

La provincia di Piacenza ha la particolarità di avere un territorio molto vario, quattro valli principali e alcune minori, caratterizzate da un suolo diverso. La zona è sempre stata vocata alla produzione di un vino contadino, destinato al consumo quotidiano, da abbinare alla cucina grassa della tradizione. Una filosofia che ha portato a una aderenza al territorio e al non avere vini omologati, un distacco dal moderno standard.

Tenuta Vitivinicola Croci (Massimiliano Croci)
Colli Piacentini DOC Monterosso Val d’Arda Campedello Sur Lie 2016, malvasia 60%, ortrugo e trebbiano 35%, sauvignon e marsanne 5%. Rifermentazione in bottiglia durante l’estate conseguenza del risveglio dei lieviti. Colore giallo torbido, un naso aromatico dato dall’utilizzo della malvasia, sentori di frutta gialla matura ed erbe aromatiche. In bocca acidità e durezze, note che portano questo vino verso l’abbinamento culinario con i salumi.

Gutturnio DOC Sur Lie 2013, barbera 60% e bonarda 40%, colore rosso porpora vivace, un naso molto invitante che ha ricordo di vinosità, sentori di frutta rossa croccante e fiori. In bocca acidità spiccata e tagliente. Coerenza e linearità nel calice, un tannino esplosivo che ci porta verso un abbinamento con la carne e i bolliti.

Az. Agr. Denavolo (Giulio Armani)
Vino Bianco Dinavolino 2014, malvasia, ortrugo e marsanne, i vitigni impiegati, colore giallo dorato carico e luminoso. Un naso molto particolare che deriva da una lunga macerazione che si protrae fino al mese di febbraio. Naso ricco di fiori di campo e paglia, frutta gialla matura. In bocca è morbido e avvolgente con tanta struttura. Un’acidità che pulisce il palato.

Vino Bianco Dinavolo 2008, malvasia, ortrugo e marsanne, per questo secondo prodotto dell’azienda, le macerazioni arrivano fino al mese di giugno. Un colore molto particolare nel bevante che scaturisce dall’uva di partenza. Un naso che rievoca radici e scorza d’arancia, fino ad arrivare al vermouth. In bocca netti gli agrumi e i sentori amaricanti. Un vino quasi da definire dissetante.

Vino del Poggio (Andrea Cervini)
Vino Bianco Il bianco 2013, malvasia 100%, macerazioni che si spingono all’anno. Colore ambrato carico, luminoso e limpido. Naso con note di polvere da sparo, idrocarburo e frutta matura. In bocca netta l’acidità e la potenza alcolica.

Vino Rosso Navel 2012, barbera e bonarda, rosso rubino carico e impenetrabile, naso evoluto quasi di sotto spirito. Note tostate dolci, spezie e un ricordo animale. In bocca equilibrato, con una grande struttura e morbidezza, un’acidità persistente. Un tannino presente e aggraziato.

Casè (Alberto Anguissola)
Pinot nero dell’Emilia IGT Casè 2014, pinot nero 100% rosso rubino non carico come materia colorante, al naso frutta rossa matura e fiori viola. Note pungenti di evoluzione con sentori dolci e balsamici. Tannino deciso accompagnato da una buona freschezza. Un vino che invita al sorso, finale speziato e persistente.

Pinot nero dell’Emilia IGT Riva del Ciliegio 2013, pinot nero 100% annata caratterizzata da una grande produzione e concentrazione, macerazioni lunghe che si ritrovano al naso. Colore rosso rubino intenso. Al naso aromi che virano verso la rosa e la ciliegia. In bocca un tannino importante e una grande acidità. Lunga prospettiva di vita verso un arrotondamento del gusto.

La Stoppa (Elena Pantaleoni)
Emilia Bianco IGT Ageno 2012, malvasia 60%, ortrugo e trebbiano 40%, unico vino bianco dell’azienda, ottenuto con lunghe macerazioni e affinamento in legno. Un colore che vira verso un giallo ambrato, vivo e lucente. Un naso complesso che ci porta i fiori d’acacia e il miele, la pesca e gli agrumi. In bocca un calore e una rotondità evidenti. Sentori di frutta secca, lungo e persistente.

Emilia Rosso IGT La Macchiona 2005, barbera 50% e bonarda 50%, rosso granato carico, macerazione e permanenza in botte grande, sono le caratteristiche produttive di questo vino. Naso con note di cioccolato e caffè, in sottofondo fiori e frutti. In bocca molto saldo e piacevole, un tannino avvolgente, corpo e persistenza.


Una variegata carrellata di vini del territorio piacentino, ottenuti da vitigni curati e amati. Viticoltori attaccati alle proprie radici, che vogliono portare avanti una filosofia pulita, moderna e lungimirante. Uomini e donne che lottano per preservare un paesaggio unico.

Ciao
GB

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