Nino Barraco e le sue dieci annate di zibibbo

Una degustazione che diventa un viaggio, dall’annata più vecchia a quella più recente, con la ricerca delle sfumature. Una riscoperta dell’approccio, avuto da Nino Barraco, verso la produzione del suo zibibbo.

Siamo a Marsala in provincia di Trapani, nella Sicilia più lontana, qui non abbiamo storicità per la produzione dello zibibbo, inteso come vino. Nino Barraco vuole fare una riflessione a voce alta, una ricerca di confronto e raccogliere le percezioni ricevute dai suoi prodotti.

L’azienda non fa uso del legno, solo recipienti che non rilasciano sentori, nata nel 2004 con la volontà di lavorare solo con vitigni autoctoni.


2005, prima vinificazione, viti giovani e un carico di uva in pianta importante. Un vino molto tenue che è stato imbottigliato con un tappo sintetico. Si sono eseguiti due giorni di macerazione sulle bucce. Vivo con una parte salina ancora presente, olfattivamente è molto debole, sentori di agrumi e miele, in bocca molto sapido.

2006, annata calda, vento scirocco prima della vendemmia. Colore chiaro, vino completamente differente dal precedente, molto concentrato. Naso pieno, molta struttura in bocca, un piccolo Marsala con lo zenzero, miele e petali di rosa. Energia veramente importante.

2007, annata molto equilibrata, è stata eseguita una macerazione un po’ più lunga, che fa arrivare al naso maggiore freschezza. Molta acidità in bocca e grande aromaticità.

2009, annata fresca, sono state eseguite due macerazioni distinte per evitare l’accaduto nel 2008, dove la malolattica è partita prestissimo. Quest’annata segna il cambiamento della vigna, che da concretezza al vino.

2010, nel calice abbiamo un cambiamento del colore, che si scurisce, grazie all’aumento del tempo della macerazione. Eccessivi rimontaggi hanno dato però l’amaro in bocca ma, un grande potenziale verso l’abbinamento culinario e forte energia.

2011, con questa annata sì è iniziata la diminuzione dei numeri dei rimontaggi. Vino con una grande carica cromatica e più sulle corde del precedente.

2012, colore che torna ad essere più tenue, anche il gusto e l’olfatto riprendono la strada del 2007. Bellissima freschezza, forse l’annata in cui Nino Barraco ha trovato il filo conduttore per il suo zibibbo.

2013, aromaticità bella e pulita, interessanti gli accostamenti con il cibo, in bocca grande bevibilità. Al naso una piccola nota di riduzione.

2014, vino ancora giovane, all’olfatto dona sentori dolci e di frutta disidratata. In bocca molto pieno e persistente, leggera nota erbacea.

2015, un vino che sa di Sicilia, grande salinità ed esplosione di profumi. Acidità e gradevolezza al palato, un vino elegante.

Un lungo applauso ha concluso questa storica verticale di zibibbo, condotta a Milano da Nino Barraco, un produttore vero, una persona meravigliosa, umile e con idee aperte al futuro. Un vero ambasciatore del suo territorio d’origine.

Ciao
GB

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