Pouilly Fumé e il sauvignon blanc

La Valle della Loira è terza area vinicola della Francia per superficie, il suo clima è freddo, l’uva matura lentamente regalando molti caratteri aromatici al vino.

Due grandi vescovati hanno dominato queste zone dopo l’Impero romano e prima del regno di Carlo Magno. Diversi ordini monastici nel medio evo hanno fondato famose abbazie, una fra tutte quella de La Charitè dei Benedettini. Due furono gli eventi tragici per la viticoltura della Valle della Loira: la piena che distrusse tutti i ponti del 1309 e la guerra dei cent’anni. Nel 1642 la Senna si congiunse con la Loira tramite un canale che iniziò a dare uno sbocco commerciale verso la capitale. Nel 1861 la ferrovia fece aumentare la vendita dell’uva da tavola e di conseguenza diminuire la produzione del vino, che ebbe il massimo oblio verso la fine del 1800 con le malattie della vite. La successiva ricostruzione dei vigneti, si è dovuta scontrare, con altre realtà produttive che avevano già riguadagnato il mercato ma, piano piano il vino della Loira riconquistò la sua nomea.

La Valle della Loira è divisa in varie zone: Nantes, Anjou, Saumur, Touraine e il Centre. In quest’ultima sono presenti le due denominazioni di Pouilly: Pouilly sur Loire, 30 ettari coltivati a chasselas e Pouilly Fumè, dove il protagonista assoluto è il sauvignon blanc.

Il territorio del Pouilly anticamente era ricoperto dagli oceani, il terreno è calcareo con strati marnosi, che si alternano irregolarmente. Il calcare drena bene l’acqua e trattiene il calore permettendo all’uva di maturare, ottenendo vini verticali e maschi. Le marne invece danno struttura e vini rotondi. Il silice dona potenza e verticalità ma, anche struttura e lentezza d’evoluzione.

Il sauvignon blanc, in questa zona si esprime ai massimi livelli, è un vitigno delicato e difficile da coltivare, impone una vendemmia a piena maturazione e un’immediata pigiatura.

Il vitigno esprimere e interpreta pienamente la zona dove è coltivato:


Pouilly Fumé Les Cris 2010 - Domaine Alain Cailbourdin – Maltaverne, viti piantate su terreni calcarei, annata di struttura non eccessiva ma, di bella verticalità. Nel bevante si presenta cristallino e lucente. Naso fresco e minerale, sentori di frutta fresca e qualche ricordo vegetale. In bocca agrumi e un finale gessoso, un impatto caratterizzato dalla freschezza e da una bella lunghezza.

Pouilly Fumé 2012 - Chateau de Tracy – Tracy sur Loire, grandissima vendemmia, il vino è classico, lucente e cristallino con un naso d’impatto minerale. Note vegetali appena pronunciate e sentori di pesca gialla matura. In bocca grande ricchezza e acidità. In generale è un vino ricco ed evoluto.

Pouilly Fumé Roches  2009 - Domaine Saget – Pouilly sur Loire, annata calda che si ritrova nel colore. Al naso presenta morbidezze e alcolicità, sentori di spezie e fiori verso l’appassimento. In bocca è rotondo e morbido, con un finale quasi salato.

Pouilly Fumé Gemme Océane  2012 - Domaine Landrat Guyollot - Les Berthiers, il nome del vino rievoca il residuo fossile lasciato dagli oceani nel terreno. Al naso fiori bianchi e sentori vegetali.Grande impatto e freschezza in bocca accompagnati da una rilevante acidità.

Pouilly Fumé Silex  2012 - Domaine Didier Dagueneau – Saint Andelain, l’azienda è un punto di riferimento produttivo del territorio. Un vino con una grande verticalità e potenza, naso ricco di sentori polverosi e frutta matura gialla. In bocca entra morbido e rotondo, un prodotto che trae le sue caratteristiche da un terreno così particolare.

Pouilly Fumé Baron de L Collection  2002 - Baron de Ladoucette - Le Nozet, azienda storica di stile classico. Vinificazione in acciaio e cemento vetrificato, viti coltivate su marna. Un bel colore giallo dorato carico, un naso ricco di fiori gialli e frutta matura. In bocca una nota salata, grande persistenza e un finale agrumato.

Nei sei vini degustati abbiamo notato caratteristiche comuni, come le note verdi e le sfumature aromatiche del vitigno, che comunque passa in secondo piano rispetto al valore del terreno che marca i vini rendendoli tutti diversi tra loro.

Ciao
GB

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