Il Roussillon

Distese di vigneti coltivati ad alberello e terrazzamenti a picco su un mare, compongono il panorama del Roussillion, regione francese che ci è stata raccontata da due grandi amici: Gabriele Merlo e Davide Gilioli. Siamo nel 66° dipartimento, dove la bandiera è di colore giallo e rosso, proprio come quella della Spagna, a significare un legame con la penisola iberica, che andremo a vedere, si rispecchia anche nei vitigni. Già nel primo secolo a.C. Plinio il Vecchio raccontò dei vini dolci della provincia narbonese. Nel 1659 il Roussillion venne assegnato alla Francia in maniera definitiva, Perpignan ne è la capitale con il Palais des Rois de Majorque, simbolo del regno di Maiorca. Geologicamente il Roussillion è un territorio decisamente eterogeneo: scisti compatti e marne, ciottoli e terra rossa, sabbie granitiche e calcare. Vallèe de l’Agly è la sede della maggiore produzione qualitativa, Les Aspres è invece il territorio meridionale della pianura centrale. Cote Vermeille confina con la Spagna ed è la zona principale della produzione vitivinicola, i terreni sono composti da scisti fini con un’ottima pendenza sul mare, il vento di tramontana, freddo e secco, sferza tutta la zona, il clima è mediterraneo con estati secche e calde, l’inverno è mite sulla costa e freddo all’interno. La garrique è la vegetazione tipica del Roussillion, rosmarino, ginestra, mirto e more di rovo sono le piante che spesso troviamo anche nei sentori dei vini. Quattro sono le denominazioni (AOP) dove si producono vini bianchi, rosati e rossi. La grenache blanc, quinto vitigno di tutta la Francia, in Roussillion è vinificata in purezza. Il macabeu o macabeo è la vite di origine catalana introdotta anche nelle zone sub pirenaiche francesi.

Côtes du Roussillon “La Romanie blanc” 2011 Chateau Planeres, prodotto nel cuore della sotto zona Les Aspres, 90% malvoisie du Ruossillion e 10% vermentino. Al naso frutta gialla rotonda e morbida. In bocca acidità, un prodotto che può affrontare svariati abbinamenti con il cibo.

Vin de Pays de la Côte Vermeille blanc “Armenn” 2001 Domaine Vial Magnères, cantina storica, piena di bottiglie di vino di altri produttori, procurate con scambi alla pari negli anni. Vengono prodotte sette tipologie diverse di Banyuls. 90% grenache blanc e gris 10% muscat petit grains. Colore giallo dorato carico, profumi terziari, mandorle e fiori. In bocca freschezza e mineralità.

I vitigni a bacca rossa principali del Roussillion sono la grenache noir e lo syrah, oltre al carignan e la mourvedre di origini spagnole.

Côtes du Roussillon Villages 2012 Mas Karolina, azienda che possiede diciassette ettari vitati nella zona di Maury e St.Paul de Fenouillet. 50% grenache noir 30% syrah e 20% carignan. Colore rubino brillante, al naso marmellata di ciliegia e macchia mediterranea. In bocca entra elegante con poca potenza spinta.

Côtes du Roussillon Villages  “Patrimoine” 2012 Domaine Boudau, cinquanta ettari di vigne interamente nell’AOP Cote du Roussillion Villages. 60% grenache noir 30% syrah e 10% carignan, uve vinificate separatamente. Al naso frutta scura con note amarognole, in bocca fresco con una predominanza di sentori fruttati e speziati.

Cinque AOP compongono la zona più famosa del Roussillion, dove si producono i vins doux naturels, siamo in prossimità di Perpignan, vini che durante la fermentazione subiscono l’aggiunta di alcol, seguendo le tradizioni medioevali, per farli durare negli anni.

Muscat de Rivesaltes 1996 Cazes, domaine fondato nel 1895, dagli anni novanta ha iniziato una conversione verso il biologico, biodinamico dal 1997, possiede in tutto duecentoventi ettari vitati. 50% muscat a petit grains 50% muscat d’Alexandrie. Vino ottenuto con crio macerazione di ventiquattro ore. Colore ambrato, al naso caramella d’orzo e albicocca disidratata, fico secco. Leggera nota mentolata. In bocca un dolce non stucchevole, grande bevibilità.

Banyuls “Cuvée du Soleil” 2009 Domaine Piétri-Géraud, azienda storica sita nel centro del paese di Collioure con ventisei ettari vitati. 80% grenache blanc e 20% grenache gris. Il vino passa quattro anni in bonbonnes di vetro. Netti al naso i sentori di crema pasticcera, mandorla e frutta secca.

Altra tipologia di prodotto, in queste terre è la rancio, vini secchi in stile ossidativo. Invecchiano minimo cinque anni in botti scolme.

Maury “Cuvée Spéciale 10 Ans d’Âge” Mas Amiel, azienda che utilizza il cavallo per arare i centosettanta ettari di vigneto, i cui primi dieci sono stati vinti al tavolo da gioco. 100% grenache noir con resa di venticinque ettolitri per ettaro. Al naso cacao e fico secco, caffè e punta di ossidazione. In bocca non si presenta stucchevole, con sentori di tamarindo e noce.

Vin de Table Français “Ranfio Seco” Domaine Vial Magnères, l’azienda ha riservato quattro barrique in piena influenza sherry, per produrre questo vino. Ottenuto in prevalenza da grenache noir, nessun lievito aggiunto, circa quindici anni di età. Al naso ossidazione lampante, freschezza e pulizia in bocca. Perde in struttura per guadagnarne in bevibilità.


Si conclude questa degustazione con un prolungato applauso a due amanti del vino, appassionati di ciò che fanno, ai quali auguriamo una lunga ascesa.

Grazie Gabriele e Davide.

Ciao

GB

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