Chateauneuf du Pape

Chateauneuf du Pape è la regione produttiva più prestigiosa di tutto il Rodano e di sicuro una delle denominazioni d’origine più rilevante di tutta la Francia. Si trova sulla riva sinistra del fiume, a pochi chilometri a nord di Avignone. Nel XII secolo qui arrivarono i papi, che fecero costruire il castello come loro dimora; ora purtroppo di queste vestigia è rimasto ben poco.
L’origine dei vini di questa zona è garantita già dal 1894, quando è stato fondato il primo consorzio. Nel 1933 Chateauneuf du Pape divenne la prima area francese a dettare le regole produttive, grazie al barone Le Roy de Boiseaumariè.
Il clima è mediterraneo con alta piovosità primaverile, che permette alla vite di passare indenne le torride estati. Il vento freddo Mistral esegue un’azione asciugante delle uve, ancora in vigna, scongiurando le muffe e varie malattie.
Il panorama di queste terre vede un susseguirsi di vigne alternate a boschi, le pendenze sono di tutto rispetto, utili al drenaggio e all’irraggiamento solare delle piante. Notevole è la propensione all’agricoltura biologica con l’età media delle viti alta. Le rese sono molto basse, il disciplinare impone un valore di trentacinque ettolitri per ettaro ma, si produce in genere vino con valori inferiori. Il vitigno grenache la fa da padrone, con syrah e mourvedre complementari. La maggior parte della produzione è indirizzata verso i vini rossi, in assemblaggio e con affinamento in botte grande. Purtroppo è molto diffusa l’acidificazione artificiale dei vini, mentre la pratica della diraspatura dell’acino segue due scuole di pensiero. Obbligatorio l’allevamento ad alberello tranne per lo syrah, che comunque è tenuto con la potatura corta.

Chateauneuf du Pape Blanc Beaurenard Domaine de Beaurenard 2010, giallo dorato pieno ed elegante, al naso fiori bianchi e frutta matura. Grande eleganza, note di talco e di zabaione. Un tocco etereo in sottofondo. In bocca è secco, caldo e alcolico. Un leggero sentore legnoso che invita ad aspettare.
Chateauneuf du Pape Rouge Clos du Mont Olivet 2012, rosso rubino con un’intensità moderata. Naso esplosivo che vira verso le dolcezze, sentori di frutta sotto spirito e un leggero tocco animale. Sfumature affumicate. In bocca è secco con un tannino presente e caldo. Grande eleganza, finale netto e amaro.
Chateauneuf du Pape Rouge Clos des Papes 2013, note affumicate scure che virano verso la china, sentori balsamici accompagnati dalla cenere. Naso raccolto, in bocca invece si presenta irruente, acido e con un tannino scalpitante, dato quasi sicuramente dalla presenza del vitigno mourvedre.
Chateauneuf du Pape Rouge Domaine de la Vieille Julienne 2001 bottiglia magnum, colore rosso granato, primo naso di erbe e frutta scura, sensazioni eteree, complesso e chiuso. Si avvertono alcuni sentori di carne e di macerazione. In bocca è pieno e maturo, tannino amalgamato, amaro e severo.
Chateauneuf du Pape Rouge Pignan Chateau Rayas 2003, rosso granato con riflessi aranciati, naso che ricorda il medio oriente, spezie e cannella, chiodi di garofano e fiori di rosa. Arioso, balsamico ed etereo. In bocca è fresco con un grande spessore tattile e gustativo. 100% grenache noir.
Ciao
GB

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